Ecco i consigli per eseguire un trapianto o rinvaso nel modo migliore; dal trapianto post semina al rinvaso di una pianta che esige più spazio.
Chiunque può trovarsi nella situazione di dover cambiare vaso, oppure travasare una nuova pianta acquistata nel vivaio, soprattutto in questo periodo dell’anno. Altri si troveranno a dover trapiantare le piccole piantine nate nel semenzaio. E’ un procedimento che richiede alcune attenzioni, perché se fatto nel modo sbagliato, la pianta che lo subisce potrebbe non sopravvivere. Molti hanno già le proprie tecniche, tanti sono alle prime armi ed io voglio darvi le mie. Non resta quindi che seguire l’articolo ed entrare meglio nell’argomento.
Cos’è un trapianto ed il rinvaso, quando va effettuato.
Il trapianto è l’operazione che effettuiamo quando spostiamo le piantine dal luogo di crescita ad un altro. E’ quindi l’operazione che eseguiamo quando mettiamo a dimora le piante nate nel semenzaio, nei piccoli contenitori da semina, oppure quando spostiamo una pianta dal vaso in giardino. L’altra forma di trapianto che viene effettuate nel giardinaggio, è il rinvaso. Consiste nel trasferire una pianta che esige più spazio, da un vaso ad un altro più grande, rigenerando il terreno e le sostanze nutritive con un buon terriccio. Devi sapere che la rigenerazione del terriccio, quindi anche delle sostanze nutritive in esaurimento, è consigliabile farlo ogni 2/3 anni.
Il periodo per effettuare queste operazioni, al contrario della semina, non cambia in base alla specie. Non è comunque consigliato eseguirle nei periodi troppo freddi dell’anno o troppo caldi. Il periodo migliore per eseguire un trapianto o rinvaso è la primavera, quando la pianta è in ripresa vegetativa. Volendo si può effettuare un trapianto od un rinvaso anche in estate, purché non ci siano temperature proibitive, cioè troppo calde.
Per gli alberi spoglianti, quelli ad alto fusto ed le piante invernali, il procedimento è meglio se effettuato in autunno, in modo da non porre la pianta sotto stress.
Si può rinvasare o trapiantare una pianta in fiore? La risposta è si, si può, ma si corre il rischio che la piantina stessa perda parte dei fiori ed alcune foglie per i primi giorni, successivi all’operazione. La pianta subirà un periodo di stallo, ma non c’è da preoccuparsi. Passato il periodo di stress, riprenderà il suo normale ciclo vitale, dando vita a nuove fioriture. Questo potrà succedere con le piante acquistate al vivaio. Vediamo ora i vari procedimenti ed alcuni consigli.
Trapianto post semina in semenzaio.

Chi semina le proprie piante in casa nel semenzaio, che siano orticole o da fiore , anticipa i tempi ritrovandosi ad aprile con molte piantine da mettere a dimora. Proprio in questo mese, la piccola pianta avrà raggiunto la dimensione tale per subire il trapianto, sviluppando anche un buon apparato radicale, dentro il piccolo contenitore. Vediamo come procedere.
Non appena selezionato le piantine che vogliamo trapiantare, scelto il vaso e riempito di un buon terriccio, prepariamo una piccola buca dove dovremmo poi alloggiare la pianta selezionata. Se abbiamo seminato in dei piccoli contenitori, come nel mio caso in piccoli vasetti da semina, dobbiamo procedere come nella sequenza delle immagini sopra, quindi:
Bagnare prima il terriccio del piccolo contenitore da semina. In questo modo compattiamo la terra con le radici.
Eseguire una leggera pressione con il palmo della mano, staccando la terra compatta dai bordi del vasetto.
Capovolgere il vaso, tenendo la pianta dal colletto, ( la base del gambo della piantina) ed estrarla dal contenitore, completa di terra e radici compatte, come nella terza immagine. Ora potrai alloggiarla nella buca del vaso scelto, ricompattando e pressando il terreno per bene.
Rinvasare le piante.

Con il termine “rinvaso” si intende l’operazione che effettuiamo cambiando vaso ad una pianta già sviluppata, che esige più spazio od un nuovo terriccio. Ad esempio quando la spostiamo da uno più piccolo ad uno più grande, oppure quando mettiamo a dimora le piante acquistate al vivaio. Vediamo come procedere.
Procediamo prendendo il vaso contenente la pianta che dev’essere rinvasata, bagnando il terreno per compattare gran parte del terriccio con le radici. Nel frattempo riempiamo il nuovo vaso con un buon terriccio, lasciando lo spazio per alloggiare la nuova piantina.
Riprendere il vaso contente la pianta, se di plastica e di piccole dimensioni, effettueremo una leggera pressione con il palmo della mano per distaccare la terra dai lati. Se abbiamo a che fare con un vaso più grande, oppure di un altro materiale, tipo terracotta, dopo aver bagnato per bene il terreno, dobbiamo staccare parte del terriccio dai lati aiutandoci con un coltello. Dopo di che, capovolgendolo e scuotendo leggermente il vaso tendono la pianta dal colletto, riusciremo ad estrarla compatta di terra e radici come nell’immagine 2.
Consiglio di sciogliere alcune radici, sgretolando parte del terriccio inferiore, come nella terza foto. In questo modo facilitiamo l’ attecchimento al nuovo terreno. Ora possiamo mettere la pianta estratta nel nuovo vaso o nel nuovo terriccio, e riempire le parti vuote con la terra, pressandola in modo da fissare la pianta al centro del nuovo contenitore.
Se invece possediamo un arbusto da trapiantare, oppure decidiamo di passare la nostra pianta dal vaso che abbiamo in terrazza, nel prato o nell’aiuola, il procedimento non cambia. Basterà smuovere un pò il terreno del giardino con l’apposita attrezzatura, mescolandolo sempre con un buon terriccio e preparare la buca dove alloggiarci la piantina. Ricoprire pressando il il substrato ed annaffiare.
Ecco i semplici procedimenti che dobbiamo effettuare quando si è alle prese con un trapianto od un rinvaso. Ricordo che è consigliabile usare sempre un terriccio di buona qualità, che stimola lo sviluppo, la crescita mentendo in salute l’apparato radicale. Subito dopo un rinvaso od un trapianto è di buon auspicio concimare con un buon concime naturale. Non effettuare questa operazione se:
La pianta è stata da poco acquistata al vivaio, perché sono già concimate. e quando il terriccio utilizzato, contiene già concime.