Talea erbacea, legnosa e semilegnosa. Moltiplicare le piante.

La talea è uno dei metodi di moltiplicazione delle piante, tra i più semplici, che da ottimi risultati. Vediamo in questo post le talee erbacee, legnose e semilegnose, le caratteristiche e come farle.

La talea è un ottimo metodo usato per moltiplicare una specie vegetativa, tra cui le nostre piante da giardino e balcone preferite. Questo metodo è molto semplice, usato a livello amatoriale, in grado di ottenere nuove piante con le caratteristiche identiche alla pianta madre, da cui abbiamo prelevato la talea. Ci sono diverse tipologie di talea. In questo articolo andremo ad approfondire quelle di fusto. A secondo del grado di maturazione del ramo, vengono classificate e si distinguono in talee erbacee, legnose e semilegnose.

Talea erbacea.

Chiamata anche talea di legno tenero, questo tipo di talee si eseguono a primavera, fino a metà estate se coltivate all’aperto, tutto l’anno se coltivate in serra. Si prelevano, oltre che dalle varie specie erbacee, da piante arbustive ed arboree, prima che inizino a lignificare.

Si possono prendere talee erbacee di cima o di ramo, utilizzando germogli non fioriti e privi di gemma da fiore. La lunghezza della talea erbacea dovrà essere di 5-10 cm, possiamo lasciare 3-4 foglie, eliminando quelle basali. La pianta madre che vogliamo moltiplicare dovrà essere in salute, priva di malattie e parassiti. Soprattutto è importante che sia idratata e mai secca. E’ consigliato annaffiare la pianta il giorno prima di prelevare la talea.

Come fare.

Scelta la specie da moltiplicare, prendiamo un coltello ben affilato e recidiamo un ramo, eseguendo un taglio obliquo, appena sotto il nodo di una foglia. I nodi sono le parti rigonfie della pianta, dove vengono immagazzinate tutte le sostanze nutritive necessarie per lo sviluppo di fiori, frutti e germogli laterali.

Utilizzeremo dei vasi o cassette, oppure un propagatore che riempiremo di un buon terriccio, composto da torba e sabbia. Per stimolare la talea erbacea ad emettere radici, è necessario utilizzare un buon terriccio, adatto alla semina e taleaggio e un’adeguata umidità. Consiglio di disinfettare il taglio con un fungicida per evitare marciumi. Per non danneggiare il tenero fusto erbaceo, utilizzare un bastoncino per forare il terreno precedentemente inumidito, dove alloggeremo la talea ad una profondità di 2 cm ed innaffiare con un nebulizzatore.

Ora potremmo ricoprire i vasi, oppure il propagatore con l’apposito coperchio, con il telo di plastica, oppure con il fondo di una bottiglia tagliata a metà, affinché le nuove piantine non avranno radicato. Dobbiamo posizionare le talee in una zona ombreggiata ma luminosa. Le piantine dovranno sopravvivere alcune settimane affinché il taglio cicatrizzi, formando il callo da dove si svilupperanno le radici. Quando dai nodi delle talee si formano nuovi germogli, è il segnale che la piantina ha radicato. Ora possiamo rimuovere la copertura abituando le piante alla luce e progressivamente al sole. Se necessario, le talee sono già pronte al trapianto.

Talea semilegnosa.

Le talee semilegnose si prelevano dalla pianta madre dalla metà sino alla fine dell’ estate, quando l’estremità del ramo scelto è ancora verde. Questo tipo di talee sono più lignificate rispetto a quelle erbacee, meno rispetto a quelle legnose. Radicano più lentamente rispetto alle precedenti, ma hanno maggiori possibilità di sopravvivere. Questo è il metodo migliore per riprodurre molti tipi di arbusti, tra questi le Camelie. Nel blog c’è un articolo che riguarda proprio la moltiplicazione di questa specie, se vuoi saperne di più, puoi leggere questo post:

Camelie l’ora della potatura e della moltiplicazione.

Come procedere.

Si tagliano e prelevano rami lunghi 10-15 cm, scegliendo quelli più giovani dell’anno corrente, con alla base una porzione del ramo portante più vecchio. Si distingue dal colore, che sarà più chiaro rispetto al ramo già lignificato. Il ramo più vecchio è chiamato tallone e non tutte le talee semilegnose lo hanno. Eliminare le foglie basali ed i germogli più vicini al tallone, lasciando le ultime 2 o 3 foglie, intere oppure riducendole a metà, dimezzandole. Immergere la base della talea in una polvere ormonale radicante ed interrarla a 5 cm di profondità. Il vaso o il contenitore scelto, dovrà essere riempito di torba umida e sabbia di fiume.

Un buonissimo terriccio, appositamente preparato per taleaggio e semina, composto da torbe del nord, puoi trovarlo qui su Amazon: Terriccio per semina Bio – Compo sana.

Non appena interrate le nostre talee semilegnose, procediamo annaffiandole. I vasi o i contenitori contenenti le talee, andranno ricoperti per il primo periodo, con un telo trasparente, appositi coperchi o si può scegliere la solita bottiglia di plastica, al riparo dal sole diretto. Mantenere il terriccio umido. Entro la primavera successiva le piantine rimaste in vita avranno sviluppato un buon apparato radicale. Ad autunno saranno abbastanza grandi, per subire il trapianto.

Talea legnosa.

Le talee legnose, rispetto alle erbacee e alle semilegnose, si possono mettere a radicare direttamente all’aperto invece che in vaso. Il periodo in cui si può effettuare è in autunno, quando le piante entrano nel periodo di dormienza. Le talee legnose si prelevano principalmente da arbusti decidui, ma anche da qualche sempreverde.

Come fare.

Le talee legnose si prelevano dai rami maturi della stagione in corso, vanno tagliate appena sopra un nodo, con una lunghezza di 25-30 cm. Se l’arbusto scelto è deciduo, si dovrà attendere la caduta di tutte le foglie, se invece si tratta di un sempreverde, reciso il ramo per la talea, eliminare le foglie vicino al taglio. Ora scegliamo un punto del nostro giardino dove coltivarle e scaviamo un solco a V, con un lato verticale. Riempire il fondo di torba e sabbia di fiume per migliorare il drenaggio ed inserire le talee, interrandole per metà della loro lunghezza. Mantenere 10 cm di distanza l’una dall’altra. Ricoprire e ricompattare il terreno.

Le talee legnose messe a radicare in autunno, impiegheranno fino ad un anno per formare l’apparato radicale. L’autunno dell’anno seguente possono essere prelevate per metterle a dimora.

L’importanza della polvere radicante.

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E’ una polvere ormonale che aiuta la radicazione delle talee, soprattuto è consigliata usarla per quelle legnose e semilegnose. La parte della talea recisa, va immersa prima in un bicchiere d’acqua, poi nella polvere ormonale, la si scuote delicatamente per eliminare quella in eccesso e la si interra. Ce ne sono di svariate marche e tipi in commercio ed è facilmente reperibile anche online. Queste polveri agiscono soltanto sulla pianta e non sono tossiche né per l’uomo, né per gli animali.

Leggi anche: La talea di geranio quando e come.

2 commenti

  1. Si possono fare talee della viola del pensiero? Attendo risposta, grazie mille buonasera

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