La propaggine è un metodo molto semplice e sicuro per moltiplicare alcune specie di piante, ma richiede più tempo delle talee. Vediamo come si procede e di cosa si tratta.
La propaggine è un metodo di propagazione semplice, utilizzabile a livello amatoriale, sicuro ma lento a confronto di tanti altri metodi di propagazione. Può richiedere anche un anno o poco più, prima che la nuova pianta emetta radici. Questa tecnica consente comunque di aver maggior successo, utilizzabile in caso di insuccesso nella moltiplicazione per talee di alcune specie.
La propaggine è una tecnica adatta per alcune specie rampicanti, piccoli arbusti, arboree e alcune piante ornamentali. E’ adatta per tutte le piante che emettono rami lunghi, ricadenti e flessibili, in grado di arrivare a toccare il suolo. Infatti si sfrutta la capacità di emettere radici dal ramo inciso, qualora venga a contatto con il terreno. La pianta propagata per propaggine, ha il vantaggio di rimanere collegata e nutrita dalla pianta madre, quindi rispetto alla talea, è esposta a meno rischi. Per questo ciò che non ci riesce per la talea, se predisposta, potremmo optare a moltiplicare la specie con questa tecnica, che ora spiegherò meglio in questo articolo.
Come procedere.

Scelta la pianta da moltiplicare, la prima cosa da fare sarà quella di eliminare tutte le erbacce e le infestanti, che si trovano nella zona dove interreremo il ramo. Scegliamo un ramo basale, sano, vigoroso, flessibile e preferibilmente dell’anno. Pieghiamolo verso il suolo e scaviamo una buca nel punto dove verrà a contatto, a circa 30 cm dalla pianta madre e profonda 10-15 cm.
Si esportano tutte le foglie vicino alla parte del ramo che verrà interrato, si incide eseguendo un taglio a linguetta nel punto che andrà a contatto con il suolo e si interra nella buca preparata precedentemente. Il ramo dovrà essere fissato con del fil di ferro o un gancio ad U. Ora ricoprire la buca e compattare il terreno.
Come in ogni articolo che riguarda la moltiplicazione, ribadisco che per ottenere maggior successo nella talea, semina o qualsiasi altra tecnica, consiglio di usare sempre un buon terriccio adatto alla propagazione. Ad esempio un terriccio di qualità, soffice e quindi ottimo per la moltiplicazione è questo: BioBizz terriccio 20LT, in vendita al prezzo di 13,09 E. su Amazon. (Il prezzo può subire variazioni).
L’altra parte del ramo, la cima o la parte apicale, andrà tenuta fuori dalla buca, mantenendola in posizione verticale. Si può legare ad una canna di bambù o un altro tipo di sostegno. A questo punto annaffiare il terreno. E’ importante tenere umida e periodicamente concimata la zona.
Con un lasso di tempo che va da alcuni mesi fino ad un anno, o poco più, nella parte interrata si svilupperà l’apparato radicale e pian piano nuovi germogli. E’ il momento di separare la nuova pianta da quella madre, tagliando il ramo che fa da legame, scavando ed asportando la piantina compatta di radici.
La propaggine multipla.
Non è altro che il procedimento sopra descritto, ma con la variante che il ramo da propagare, viene interrato e fatto uscire più volte dal terreno, a serpentina. Per effettuare una propaggine multipla, il ramo scelto dovrà essere lungo più di un metro e flessibile al punto da subire più di una flessione. Questo procedimento è di fatto maggiormente indicato per piante rampicanti come Clematidi, Glicini e Gelsomini.
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Consiglio: polvere radicante.
Sia nel caso della propaggine semplice che multipla, per velocizzare la radicazione, è consigliato usare la polvere ormonale radicante, da spargere sull’incisione. Queste polveri non sono tossiche né per l’uomo e né per gli animali, ma agiscono solo sulle piante, aiutandole a radicare con più facilità. Un’ottima polvere radicante, oltre che nei centri di giardinaggio, la si trova in vendita su Amazon al prezzo di 9,70 Euro. Polvere radicante per talee (FITO). ( Il prezzo può subire variazioni).
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