Oggi vediamo quali sono e come propagare alcune piante acidofile minori. Per minori intendiamo più piccole, da aiuole e da vaso.
Nel mondo delle acidofile, non esistono solamente Camelie, Ortensie, Azalee e Gardenie. Oltre alle prestigiose ed eleganti piante elencate precedentemente, ci sono anche molte piante da vaso o da aiuole, dalle dimensione più piccole, ma appartenenti sempre alla categoria delle acidofile.
In questo articolo potrai venire a conoscenza di altre piante appartenenti alla categoria sopra citata, e conoscerne qualche breve caratteristica; ma approfondendo il metodo di propagazione di ciascuna di queste che andremo ad elencare.
Il mio blog sta infatti cercando di targettizzarsi più possibile, concedendo più spazio alla categoria della propagazione, inserendo comunque varie informazioni riguardanti il giardinaggio vario. Proseguiamo ed iniziamo!
Il Ciclamino.

Il Ciclamino è una pianta molto conosciuta, comprende circa 20 specie diverse e sono coloro che coloreranno le tante terrazze in inverno. Dotati di tubero, i Ciclamini sono piante perenni e rustiche, facili da coltivare per la loro resistenza. E’ una pianta che predilige un’esposizione ombreggiata ed un terreno con valori compresi tra l’acido ed il neutro (PH 5,5-6,5). La fioritura del Ciclamino solitamente avviene in autunno e prosegue sino ad inizio primavera. I periodi possono variare, a secondo della specie.
Propagazione:
Come già detto precedentemente, è una pianta dotata di tubero che non è possibile moltiplicare. Per questo il Ciclamino si moltiplica per semina, con i semi che si possono trovare in vendita nei vivai, oppure si possono raccogliere dalle capsule secche in estate. Queste capsule si formano dopo la fioritura e saranno visibili solamente dopo la perdita dei petali.
La semina si effettua in serre fredde, a settembre oppure a primavera in aprile. I semi germogliano ad una temperatura di 18°. I semini impiegheranno qualche settimana all’incirca per germinare. Le piantine nate nel semenzaio, dovranno rimanere al riparo e negli appositi vasetti da semina, per circa un mese o poco più, ed appena la piccola piantina avrà aggiunto 4-5 foglioline, possiamo mettere il ciclamino nel vaso che abbiamo scelto. La pianta andrà posta al riparo del vento per tutto l’inverno, dal sole durante l’estate. Nell’autunno dell’ anno seguente, potremmo spostare il ciclamino anche in aiuole. La fioritura avverrà l’anno successivo alla semina, ma anche qui, può variare a secondo dalla specie coltivata.
Le Eriche.

Apparteneti alla famiglia delle Ericaceae, sono piante dal portamento arbustivo che possono raggiungere anche il metro di altezza. Sono dotate di foglie piccole che si cospargono per tutti i fusticini e da inflorescenze a forma di spighe, che colorano tutta la parte alta della pianta, di rosa o bianco e di varie tonalità. Fiorisce a fine agosto sino a metà novembre. Per una buona colorazione della fioritura, è bene collocare la pianta in zone prevalentemente soleggiate. Per questa pianta arbustiva, si effettua solitamente una potatura al termine della fioritura, per ripulire la pianta, ridonandogli una forma più equilibrata.
Propagazione:
La propagazione dell’Erica, avviene maggiormente per talea. Si tratta di una talea semilegnosa, che va prelevata da metà agosto in poi, dai getti laterali non completamente legnificati. Il rametto per la talea dovrà essere lungo circa una decina di cm ed asportate le foglie basali, vicino al taglio. Ora potremmo delicatamente interrare il rametto nel vasetto. Per la radicazione è necessaria una temperatura di 16° circa, un’umidità costate che controlleremo ricoprendo i vasetti con un telo ombreggiate e nebulizzando il terreno con costanza. Dopo circa due mesi la talea di Erica avrà radicato. Se il vaso è troppo piccolo, potremmo spostare la talea in un vaso leggermente più grande, postando la pianta al riparo, fino alla primavera successiva, quando sarà pronta al trapianto.
Per maggiori dettagli sulle telee, nel blog abbiamo questo articolo: Talea erbacea legnosa e semilegnosa.
Le digitali.

Si tratta di specie annuali, biennali o perenni, anche se le specie perenni si comportano solitamente da biennali; al secondo anno, dopo la fioritura tendono a deperire. Sono dotate di foglie che possono essere carnose o coriacee. Dal portamento erbaceo od avvolte arbustivo, le Digitali danno vita a delle inflorescenze a forma di spighe, che contengono molti fiori a forma di campanella. La corolla può essere rosa o bianca, ma caratterizzata da macchiette brune e circolari, al suo interno. Predilige un’esposizione a mezz’ombra, suoli acidi e molto drenanti.
Propagazione:
La semina delle Digitali si effettua a marzo in un letto da semina riscaldato. I semi si possono acquistare, oppure ricavare dalla pianta stessa che ne produce a grandi quantità. Vanno messi due o tre semini per vasetto, preparato e riempito con torba e poi ricoperti con una leggerissima spolverata di terriccio. Dopo di che, vanno posizionati nel semenzaio ad una temperatura di 20° circa. Annaffiare con un nebulizzatore, tenendo umido il terreno. La germinazione avviene dopo una decina di giorni circa. Le piccole piantina vanno lasciate nel semenzaio per altri 3/4 giorni. Passato tale tempo, si può eliminare il coperchio ed esporre le piccole piantine alla luce, meglio che questa luce sia prodotta da una lampada grow. Durante le ore notturne, dobbiamo stabilizzare la temperatura con il riscaldamento basale del semenzaio. Dopo all’incirca qualche settimana, potremmo abituare le piante alla luce solare, tenendole all’ombra. Non appena le piccole Digitali saranno composte da 4-5 foglioline, saranno pronte al trapianto, solitamente avviene nel periodo primaverile.
Il consiglio:
Se per moltiplicare il Ciclamino dai semi non avrai bisogno necessariamente di un semenzaio attrezzato, per le Digitali, necessiti sicuramente di un semenzaio riscaldato. Se non sai di cosa sto parlando, un propagatore con riscaldamento basale lo puoi vedere, e nell’occorrenza acquistare anche su Amazon: Backman – semenzaio 10 watt, al prezzo di 26,95 Euro. (Il prezzo può subire variazioni).
Per ogni tecnica di propagazione, che sia talea o semina, ricordo che per aumentare le probabilità di riuscita, è meglio e consigliato di usare un terriccio adatto alla moltiplicazione, solitamente composto da torba e sabbia, che oltre a garantire la giusta umidità facilitano il radicamento.