Ecco dei semplici consigli utili per far fiorire e rifiorire le vostre Orchidee.
Sono tantissimi gli appassionati di questo genere di piante, molti di loro si trovano per le prima volta alle prese con le Orchidee. Nel momento in cui si acquista un Orchidea, ci verrà consegnata in salute ma sopratutto piena di fiori. Passato il periodo della fioritura, potrà capitare e non è raro, che la propria Orchidea stenti o addirittura non riesca più a rifiorire. In cosa sbagliamo? A far rifiorire le Orchidee sarà l’istinto di sopravvivenza. Ciò che spesso si sbaglia per assurdo, è proprio garantire loro un confort a volte esagerato, questo è un piccolo ed involontario errore. Per porre rimedio e capirci qualcosa in più, ti consiglio di proseguire l’articolo e vediamo come comportarci con queste piante.
Come rolungare la fioritura.

Per le Orchidee già fiorite, alcuni piccoli accorgimenti aiutano a prolungare la fioritura. Niente più di quello che molti già sanno, ma consigli molto importanti soprattutto per chi le Orchidee sta iniziando a conoscerle.
Come per tutti i generi di piante, sarà un’eccellente idea quella di rimuovere i fiori ormai appassiti (compreso il peduncolo: la perte di gambo appena sotto il fiore). Con questa operazione stimoliamo le gemme a schiudersi.
E’ molto importante, soprattutto se si tengono le Orchidee sul davanzale di una finestra, non provocare il contatto dei fiori con il vetro, o il contatto tra una pianta e l’altra ed esposizioni a correnti d’aria.
Fiorita o no, non rinvasare mai un’Orchidea subito dopo averla comperata e non bagnare mai i fiori durante le annaffiature.
Come far rifiorire le Orchidee.
Questo paragrafo è dedicato alle Orchidee che stentano a rifiorire. Ovviamente per avvalersi di questi consigli, dovrete assicurarvi che le piante in questione siano prive di parassiti ed escludere la possibilità che siano ammalate.
Prima di tutto le Orchidee hanno delle esigenze ben precise, che potranno essere diverse a secondo delle specie.
TEMPERATURA: Le Orchidee vanno distinte in tre modi: da serra calda, sono quelle che esigono una temperatura di almeno 18° in inverno, 20-23° in estate, arrivano a tollerare temperature di 30°. La temperatura tra giorno e notte, come tra estate ed inverno deve variare di pochissimi gradi (2-5°). Le Orchidee da serra temperata, sono originarie delle zone a clima temperato, mite in inverno. Esigono una temperatura minima di 10-15° e una massima estiva che non vada oltre i 24°. L’escursione termica tra il giorno e la notte è moderata (5-10°). Le Orchidee da serra fredda, spesso originarie delle regioni montuose, tollerano temperature invernali fino a 5-10° (mai sotto) e non oltre i 24° in estate. Lo sbalzo termico tra il giorno e la notte dev’essere consistente in tutte le stagioni, anche più di 10°.
LUCE: le Orchidee hanno bisogno di moltissima luce. Per far rifiorire una pianta probabilmente basterà avvicinarle ad una fonte luminosa che in molti casi potrà essere una finestra, ma in altri potrebbe non bastare e l’utilizzo di lampade apposite potrà portare grossi vantaggi.
FERTILIZZANTE: il substrato sul quale cresce e si sviluppa un’Orchidea è scarso di elementi nutritivi. Perciò nei periodi indicati, dovrete applicare un fertilizzante specifico per Orchidee, che sia povero di azoto. Il concime va distribuito regolarmente a dosaggi moderati, rispettando le indicazioni sulle confezioni o datevi dal vostro vivaista.
Ogni tal volta che si acquista un’Orchidea, è consigliato informarsi sulle necessità specifiche della pianta appena comperata, per poi cercare anche sul nostro blog, i consigli appropriati al proprio genere di Orchidea.
Stressare la pianta, quando e come.

Un’Orchidea che produce un gran numero di gemme ma nessun fiore, probabilmente sta godendo di troppo confort. Cosa vuol dire? Vuol dire che in alcuni periodi è bene far passare del tempo alla nostra Orchidea in luoghi più freschi in modo da fargli subire un’escursione termica forzata, sospendendo momentaneamente la concimazione. Per alcune specie, un colpo di freddo forzato in autunno, stimola la pianta a produrre nuove gemme floreali. Vale ad esempio per le specie come: Cymbidium e Oncidium. Queste Orchidee possono vivere all’esterno da aprile ad ottobre, esposte sotto un albero che garantisce una zona ombreggiata. In autunno lasciate le Orchidee all’esterno aspettando che la temperatura scenda sui (10-13°) per un periodo di 15 giorni. Dopodiché rientrate le vostre piante. Questa escursione termica garantirà una fioritura a dicembre.
Molte specie di Orchidee come: Dendrobium, Laelia, Cattleya, Pleione Oncidium e molte altre ancora, provengono da regioni con almeno una stagione molto asciutta. In questa fase il loro ciclo vitale rallenta e dovrete perciò rispettare questo periodo di riposo fisiologico che avviene dopo una fioritura. Dovrete lasciarle 4/5 settimane senza acqua e concime, nebulizzando soltanto una volta al giorno. Le irrigazioni vanno ridotte dall’autunno fino a primavera. Se non si concede ad ogni Orchidea il loro rispettivo periodo di riposo, sospendono la produttività e potrebbero non fiore nell’annata successiva.
Per favore vorrei capire cosa succede alla mia orchidea .
Sullo stelo sono spuntate nuove foglie
Salve, senza una foto è difficile capire. Se vuole potrà mandarmi una foto via Facebook e proviamo a vedere se c’è o meno un problema. Può inviare il messaggio con la foto su questa pagina: https://www.facebook.com/UnFioreDaBlog/