La pacciamatura, molto semplice da eseguire, risulta una grande risorsa per le nostre piante, in ogni periodo dell’anno. Ecco il perchè.
La pacciamatura è una tecnica utilizzata per ricoprire il terreno ai piedi delle piante. E’ una pratica antica, ma ancor oggi resta una grande risorsa in ogni periodo dell’anno. La pacciamatura è usata principalmente per evitare l’accrescimento delle erbe infestanti, ma trova utilizzo anche per mantenere il terreno in temperatura stabile, sia in inverno che in estate. Infatti con la pacciamatura si riesce a conservare l’umidità del terreno, mantenendolo fresco, limitandone così le irrigazioni durante la stagione calda. In inverno invece, si riesce a mentente una temperatura del substrato leggermente superiore a quella ambiente, dando così maggiore protezione alle radici della pianta. Cosa dobbiamo usare? Nulla di così particolare; vediamolo insieme nel seguente paragrafo.
La pacciamatura, il materiale da utilizzare.

Nei giardini delle nostre abitazioni, il materiale maggiormente utilizzato per effettuare questo tipo di tecnica, è quello naturale, non inquinante ed utili per il terreno. Il materiale utilizzabile si deve avvalere dei seguenti principi:
Porosità: per consentire all’acqua e all’aria di raggiungere gli strati sottostanti del terreno. Leggerezza: per non comprimere il terreno. Consistenza: Deve mantenersi friabile e decomporsi lentamente, ma non impastarsi in presenza di umidità.
Queste risorse si trovano in foglie secche, erba, corteccia, lapillo vulcanico, paglia e ghiaia. Questi materiali permettono di creare un ambiente caldo e naturale, ma hanno breve durata. Ogni anno vanno rinnovati. Anche teli e tessuti sono utilizzabili, ma scelti per lo più in orticoltura ed per terreni molto estesi. Sono un ottimo diserabante naturale.
La corteccia:
Leggera ed economica garantisce ottimi risultati per limitare le erbe infestanti e la germinazione dei semi. La corteccia, oltre che utile, è un materiale molto decorativo, dai colori caldi che si intona benissimo se distribuita ai piedi di alberi, arbusti e piante ornamentali. Quella più utilizzata è quella di pino, ottima a livello estetico ma da rinnovare a cadenza semestrale, od anche prima; in quanto a lungo andare rilascia tannino e non arricchisce il terreno.
Erba, foglie e paglia:
Sono i materiali facilmente reperibili in giardino. L’erba tagliata rappresenta un ottimo elemento per la pacciamatura, sopratutto estiva. Fresca e carica d’acqua, mantiene il terreno umido ed in più attira le lumache, magari meno interessate alle colture coltivate. L’erba una volta secca perderà volume e si decomporrà rapidamente, quindi va sostituita con frequenza. Le foglie cadute dagli alberi si trovano soprattutto in autunno, tornano utili per una pacciamatura invernale. Sono molto leggere e si potranno disperdere durante le giornate ventose, quindi si possono integrare a ghiaia e sassi. attenzione alle foglie, quelle delle piante malate devi scartarle. La paglia infine, ha molte qualità. Una buona struttura, si decompone lentamente e permette il passaggio dell’aria.
Un consiglio importante è quello di evitare la pacciamatura in primavera, poiché ostacola il riscaldamento del terreno. Non utilizzarla neanche subito dopo la semina, in quanto ne ostacola la germinazione e ne per proteggere giovani piantine appena germinate.