Vorresti seminare in casa nel tuo semenzaio e stai cercando tutti i passaggi per avere il successo desiderato? In questo articolo analizzeremo tutti i passaggi e preziosi consigli.
Eccoci qua, di nuovo a parlare di semina! La semina è una tecnica di riproduzione che affascina moltissimi appassionati di giardinaggio. Gli stessi che provano l’emozione ogni anno nel moltiplicare le proprie piante preferite direttamente dal seme, vedendole crescere e poi fiorire. Ma per chi è agli inizi, in rete forse non si trova tanto o per lo meno non si trovano passaggi fondamentali per avere il ricercato successo. Nei nostri vari articoli abbiamo già trattato moltissimi argomenti riguardanti questa tecnica, ma oggi qui, ne entreremo nel vivo; impareremo a seminare! Non ci resta che proseguire la lettura. Come leggere questo articolo? Ti consiglio qualora necessario e di proprio interesse, di balzare sugli articoli linkati in blu per approfondire ancor più i vari argomenti e le conoscenze della semina.
Seminare in casa nel semenzaio, passo dopo passo

Prima di iniziare ricapitoliamo il concetto della semina per chi pratica giardinaggio per passione. Perchè seminare in un semenzaio e cos’è? Il semenzaio, propagatore o mini serra, come preferite chiamarlo o conoscete, è un contenitore di plastica dotato di coperchio trasparente dove all’interno di esso, riescono a ricrearsi le condizioni ideali e favorevoli alla germinazione. E perchè sceglierlo? Il motivo principale è perchè li dentro ci si possono seminare tutti o quasi i semi in commercio delle annuali da fiore, od orticole già dalla metà febbraio. In tal caso vuoi approfondire l’argomento serre, ti consiglio di fare un salto in questo articolo: mini serre, perchè sceglierle. Quindi ora non ti resta che prendere il tuo propagatore, le sementi e tutto l’occorrente ed iniziare.
I passaggi della semina

Non c’è miglior partenza se non quella di tenere all’igiene dell’occorrente. Qualora un semenzaio fosse vecchio e già stato utilizzato precedentemente, meglio disinfettarlo anche con della candeggina risciacquandolo poi, facendo attenzione nel caso fosse dotato di resistenze elettriche incorporate. Questo perchè anche nella moltiplicazione, la minaccia malattie e parassiti è alta. Leggi qui.
Si parte preparando, od acquistando un sacco di terriccio adatto alla moltiplicazione come potrebbe essere la torba da fiume. Non utilizzare la terra del giardino, perchè potrebbe contenere funghi o batteri, potenziali nemici che comprometteranno i risultati. Versate la torba, quanto basta, in un vassoio o contenitore bagnandola bene con un nebulizzatore. Mescolate la torba nel recipiente, bagnare ancora qualora servisse. Il mio consiglio è quello di inumidire subito il substrato per non farlo poi dopo aver seminato, rischiando di far scivolare i semini troppo in fondo con l’acqua.
Ora posiziona i vasetti che hai scelto per la semina, potrebbero essere bicchierini da caffè, cartoni porta uova, vasi da 5 come quelli che contengono le piccole piantine di cactus, oppure i vasetti di torba biodegradabili per la semina. Riempire con la terra precedentemente preparata arrivando a pochi centimetri della superficie del vaso scelto. Io suggerisco di utilizzare i vasetti, sarà più semplice il trapianto per la messa a dimora poi.
Aprite la bustina delle sementi da seminare riponendo 2/3 semini per vaso, a secondo delle dimensioni del seme. Metteteli più centrati possibile facendo attenzione a non farli toccare gli uni con gli altri. Nel caso abbiate scelto di seminare direttamente nel semenzaio precedentemente riempito di terra, cospargete i semi su di essa, a spaglio od in fila, a secondo sempre della dimensione del seme. Non appena finito di seminare, ricoprite il tutto con una leggera spolverata di terriccio compattando delicatamente il terreno. Per leggera si intende ad esempio, una quantità di terra che sia 2 volte la dimensione del seme interrato. I semi molto piccoli come quelli della portulaca o della nicotina alata, non vanno ricoperti; spesso questo viene riportato dietro le confezioni insieme a tutte le operazioni da fare. Non appena terminata la semina, nebulizza nuovamente in maniera leggera il substrato superficiale.
Simao pronti a riporre la semina all’interno del semenzaio! Mettiamoli in ordine in modo da riconoscerne le differenti specie, oppure utilizzare i cartoncini appositi. Coprite il semenzaio con l’apposito coperchio aprendo le finestrelle sopra, ricorda che la circolazione dell’aria è importante. Se dotato di un tappetino riscaldante (soluzione migliore), la germinazione potrà avvenire più velocemente ed omogenea. La maggior parte delle sementi che troviamo in commercio, prediligono una temperatura di 18-24° per germinare, e un semenzaio riscaldato potrà ricreare le condizioni ambientali più favorevoli. Ti consiglio di leggere questo articolo per imparare di più sulle condizioni ideali alla germinazione.
Durante la germinazione la luce non sarà di essenziale importanza. Lo è quando spunteranno i primi germogli che pretendono dalle 14 alle 16 ore di luce per crescere sane, senza filare. Per questo è consigliato poi, soprattutto se si semina in una mini serra da casa, applicare le luci Grow (che sono queste). Ricorda di non aprire di continuo il semenzaio, ma solamente in casi di necessità, ad esempio per nebulizzare il terreno che dovrà rimanere sempre umido. Se seguite il consiglio di bagnare la torba prima, grazie alla temperatura e l’umidità all’interno di un propagatore, il substrato sarà in grado di trattenere l’acqua a lungo. Ricorda di diramare i germogli lasciandone uno per vaso; il migliore. Il coperchio va tolto definitivamente a germinazione avvenuta. Da ora in poi le appena nate piantine avranno bisogni di acclimarsi al nuovo ambiente, prima in casa e pian piano all’esterno.
Sei in cerca di una mini serra riscaldata? Noi ti proponiamo questa.