Orchidee: annaffiatura, umidità e concimazione

Non è difficile annaffiare o prendersi cura di un’Orchidea, ma la frequenza, le esigenze cambiano da pianta a pianta; per lo più sono piante che amano l’umidità. Leggiamo l’articolo.

Come per il giardinaggio, anche coltivare le Orchidee è un vero e proprio hobby. Un hobby che richiede molte attenzioni, non sempre realisticamente possibili. L’Orchidea a differenza delle tante specie ornamentali, necessita di cure differenti, dalle annaffiature, all’umidità e la concimazione. Non sono difficili da coltivare, in tanti ne sono diventati appassionati di queste piante e ne coltivano molteplici specie con ottimi e discreti successi. In questo articolo approfondiamo l’argomento delle cure più quotidiane, come detto: le annaffiature, l’umidità e la concimazione. Proseguiamo quindi la lettura.

Annaffiature.

Le annaffiature vanno effettuate solamente quando il substrato è asciutto in profondità e non soltanto in superficie. E’ comunque un bene che rimanga sempre umido ma non inzuppato. Il miglior modo per bagnare le Orchidee è quello di inserire l’annaffiatoio vicino al bordo del vaso versando l’acqua per almeno 10 secondi, facendola scorrere delicatamente affinché il substrato non si bagni e lavi uniformemente. Questo procedimento è meglio farlo in un lavandino, scolando bene il vaso prima di riportarlo su di un mobile. Alcune specie di Orchidee con molte radici coma ad esempio i Cymbidium tendono a formare un blocco con esse. Risulterà difficile così annaffiarle, meglio provvedere con un rinvaso. Quando annaffiare? Durante i periodi di crescita ad esempio in primavera/estate, le annaffiature devono essere più ravvicinate, mentre più distanziate in inverno e assenti durante il periodo di riposo.

Nel momento in cui le Orchidee subiscono un pò di disattenzioni come la mancanza delle annaffiature e radici secche, sarà bene procedere per immersione. Immergere il vaso a 2/3 della sua altezza nell’acqua per 10 secondi e far scolare successivamente. Questo metodo è consigliato per quelle Orchidee coltivate su ceste e sospese; oppure utilizzabile dopo un lungo periodo di assenza per via di una vacanza.

Orchidee, umidità.

Le Orchidee apprezzano molto un ambiente umido, condizione molto difficile da ricercare in casa. A pensar che nella maggior parte delle nostre abitazioni si supera raramente il 50%, e queste piante gradiscono un’umidità mai inferiore al 60%. Come fare quindi?

Un’idea è quella di collocare sotto i vasi delle Orchidee in casa, delle bacinelle, o meglio un vassoio decorativo, con un pò di acqua e della ghiaia dove poggiare sopra i vasi. Se non avete o volete la ghiaia, basta utilizzare un ripiano che non tenga a stretto contatto i vasi contenenti le piante all’acqua. L’acqua evaporando creerà un’atmosfera più umida intorno alle Orchidee.

L’alternativa è quella di scegliere un umidificatore (Guarda nel link) che farà bene sia alle piante, ma anche a tutta la famiglia. Nonostante ciò, ogni tanto utilizzate un vaporizzatore e con un getto leggero, spruzzate sul colletto, la pagina inferiore delle foglie e la superficie del substrato, con acqua non calcarea ed a temperatura ambiente. La nebulizzazione va effettuata tutti i giorni, mattino e sera, quando fa molto caldo e sopratutto per le Orchidee coltivate sospese e su pezzi di corteccia.

Orchidee, concimazione.

La concimazione dipende da alcuni fattori: grandezza, età e ritmo di crescita delle Orchidee. Va tutto sommato effettuata ogni 10/15 gg durante i mesi vegetativi, da marzo-inizio settembre, una volta al mese da metà settembre a febbraio e mai o quasi mai durante il periodo di riposo. Mi raccomando, scegliete sempre un concime adatto alle Orchidee e alla vostra esperienza nella coltivazione. Procedete in questo modo:

Innaffiare abbondantemente o immergere la pianta in un bacinella con dell’acqua, in modo da eliminare e lavare il substrato dai residui della concimazione precedente. Fate scolare e diluite il fertilizzante acquistato rispettando rigorosamente i dosaggi riportati sulla confezione. Tra una concimazione e l’altra effettuate come minimo due annaffiature con acqua pura (priva di fertilizzante). Dopo di che, ripetere il ciclo. I criteri da rispettare sono quelli di:

Concimare quando l’Orchidea è nel periodo di crescita vigorosa; Acquistare fertilizzanti di marca rispettandone i dosaggi; Non concimare eccessivamente le Orchidee, evitando anche mescolazioni più concentrate che invece di portare vantaggi, danneggerebbero le radici.

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