Sei da poco nel mondo del giardinaggio? Fai fatica a coltiavre anche le piante più semplici? Probabilmente stai cercando consigli pratici che ti aiutinio ad affinare la tua tecnica di coltivazione. Mettiamo le basi e vediamo come non far morire le tue piante.
Il giardianggio è un’arte che conta numerosissimi appassionati, tra cui anche molti giovani. Il pollice verde sembra però non venire a tutti così semplicemente; c’è chi anche se neofito, riesce a coltiavre piante come lo avesse sempre fatto prima, chi invece da tampo lotta per tenere in vita e non con poche difficoltà, anche le piante più semplici del prorpio terrazzo o giardino. Quest’ultimi si chiederanno: ma cosa sto sbagliando? Sicuramente qualcosa che non va c’è, non a caso in questo articolo potrai apprendere le basi che servono per non far morire le tue piante dopo circa qualche settimana esser uscite dal vivaio. Vediamo allora quali sono così da affinare le tue tecniche di coltivazione.
Consigli utili e le basi per non far morire le piante del giardino o del terrazzo:

Hai piante in giardino o in terrazzo e molte di queste non riesci proprio a coltivarle? Stentano ad arriavare a fine ciclo vegetativo? Vediamo allora cosa probabilmete stai sbagliando:
Il terriccio:
Lo ripetiamo sempre perchè è molto importante partire da qui, sopratutto quando si coltiva in vasi! Oltre alla passione ci vuole tanto amore per le prorpie piante e per questo bisogna sempre fornigli il miglior terriccio per loro. Non tutte si adattano ad un terriccio universale, basti pensare che le acidofile esigono appunto un terriccio acido, tiplogia di terra che si trova appositamente per queste colture (Camelia, Ortensia, Azalee, Erica ed altre). La grande maggioranza delle piante vive bene su un tipo di terreno neutro, venduto come “universale”. Ciò che però bisogna fare è di sceglierlo in un vivaio o commercianti del settore evitando le sottomarche di supermecati o negozi di ogni genere. La terra è il cuore delle piante; le nutre e le fa crescere, quindi bisogna sceglierla di qualità. Questo è il primo passo importante che devi compiere se vuoi piante in salute.
Condizioni ambientali:
E’ molto semplice, le piante sono diverse. Ci sono colture che vivono bene in pieno sole, altre che preferiscono per gran parte della giornta l’ombra, altre invece che preferiscono godere sia di un pò di sole mattutino, sia di un pò d’ombra nel pomeriggio. Come faccio a capirlo? Spesso sul vaso o all’interno di una pianta troverai un’etichetta con illustrato cosa preferiscono, ad esempio un sole se vogliono stare sotto i raggi solari. Quindi è bene non buttare subito il vasetto o l’etichetta o farsi consigliare dal vivaista, oppure anche online. Attenzione anche al giradino. Se hai deciso di fare un’aiula nel tuo giardino dove hai ogni sera l’irrigazione accessa, potresti creare un’ambiente umido con terra costantemente baganta, condizione ostiole per alcune piante come Dalia, Gerani, Rosmarino, Ortensie ed altre.
Concimazione:
Concimare bene si, concimare a caso potrebbe rovinare le piante portadole anche alla morte. Partiamo dal presupposto che se hai preso recentemente una pianta al vivaio non hai bisogno di concimarla nell’immediato e torniamo alla terra. Se la terra è scarsa nessun concime potrà sollevare o salvare la tua pianta in brutte condizioni. Le piante non vanno concimate quando appena acquistate, ma consiglio di farlo dopo circa un mese, con del concime liquido per fioritura come: BioBizz Bio Bloom. Se invece hai piante che sono sopravvisute e sono in risveglio vegetativo (fine inverno per le piante a fioritura primaverile/estiva, fine estate per le piante a fioritura autunnale/invernale), puoi utilizzare un concicme a lenta cessione granulare. Ti consiglio vivamente di scegliere i concimi naturali perchè oltre a non essere chimici ed a svolgere ottimamente la loro funzione, rischi molto meno danni dei chimici in caso di dosaggi errati.
Irrigazione:
Anche le irrigazioni vanno regolarizzate ed è un’operazione a cui far molta attenzione. Se si annaffia troppo si affoga la pianta e la si porta lentamente alla morte, se non la si innaffia per molto tempo (in estate), la pianta morirà presto. Come comportarmi? Semplicemente così: Non devi annaffiare tutti i giorni (parliamo sempre dell’estate) perchè la terra non deve essere costantemente bagnata. Ma tra un’annaffiatura e l’altra il terriccio deve asciugarsi bene prima di bagnarlo di nuovo. Quindi solitamente, in tarda primavera e per tutta l’estate, annaffiate ogni 2/3 giorni le colture in pieno sole, adeguandosi però sia alle proprie piante, sia alla propria terra. Testa il terriccio dei tuoi vasi inserendo l’indice nel terreno per capire quanto ancora sia bagnato. Se invece hai dimenticato di annaffiare e noti la tua pianta moscia con un terreno secco, annaffia subito abbondantemente e non attendere altro tempo.
Fai attenzione anche a queste cose: per le piante all’ombra i giorni tra un’annaffiatura e l’altra possono essere anche 4/5. Le piante grasse e cacatace possono stare diversi giorni, se non settimane, senza acqua.
Prevenzione:
Significa prevenire che le piante vengano assediate da parassiti come afidi o cocciniglia, oppure da batteri, virus o funghi. Fare ciò lo ammetto, non è smepre facile, ma già riuscire ad evitare ogni errore sopra elencato è un ottimo passo di prevenzione. Perchè? Semplicemente perchè si mettono le piante a proprio agio, eviatando così di stressarle e renderle più deboli e vulnerabili ad un attacco di parassiti. Poi alla buona coltivzione possiamo aggiungere miscele come olio di neem e sapone molle da dare alle piante ogni 7 giorni (qui come fare), oppure propoli per rafforzare le difese naturali della vegetazione.
Queste sono le basi per iniziare a migliorare la coltivazione delle proprie piante e far crescere la nuova passione anche con qualche soddisfazione! Buon Gardening!